mercoledì 19 agosto 2015

Crostata ai fichi

Ingredienti per 6 persone
200 g di pasta frolla, 300 g di fichi verdi e neri, 3 tuorli d'uovo, mezzo litro di latte, 100 g di zucchero di canna, 50 g di amaretti secchi tritati, 50 g di maizena, 4 cucchiai di gelatina d'albicocche, un baccello di vaniglia
Fate bollire il latte in un pentolino con il baccello di vaniglia tagliato nella lunghezza, poi spegnete e lasciate riposare, nel frattempo prendete la pasta frolla e stendetela poi adagiatela su una teglia rivestita con carta da forno, ponete sulla pasta dei legumi secchi e mettete in forno per 15 minuti a 180°, quando è cotta togliete dal forno e lasciate raffreddare, prendete ora un pentolino e mettete all'interno i tuorli d'uovo con lo zucchero sbattendo bene, poi unite anche la maizena e il latte continuando a rimestare senza creare grumi, accendete il fuoco e continuando a rimestare ottenete una crema densa dopodichè unite alla crema gli amaretti tritati e lasciate raffreddare il tutto, una volta che la crema sarà completamente fredda versatela sulla pasta frolla, prendete i fichi lavateli accuratamente per eliminare eventuali impurità e poi tagliateli a fettine che disporrete sulla crema, prendete ora la gelatina e fatela sciogliere a bagnomaria seguendo le istruzioni della confezione e aiutandovi con un pennello apposito spennellate la gelatina sui fichi cosi la torta prenderà un bell'aspetto lucido, sistemata in frigo per qualche ora e poi la crostata sarà pronta per essere servita
I fichi sono un frutto molto dolce tipico del periodo estivo e vantano molte proprietà nutrizionali come la buona presenza di calcio per il buon mantenimento di ossa e denti, contengono buone quantità di polifenoli che sono degli antiossidanti per la prevenzione dei tumori, hanno inoltre un'ottima quantità di fibre per il benessere intestinale, infine contengono i prebiotici che servono al buon mantenimento della flora batterica

Riso basmati con germogli di soia e carote

Ingredienti per 4 persone
400 g di riso basmati, 4 carote di media grandezza, 100 g  di germogli di soia,  prezzemolo tritato, sale e pepe, olio extravergine d'oliva
Pulite le carote poi sbollentatele in acqua bollente salata per farle cuocere e intenerire, poi in un tegame fate saltare i germogli di soia con l'olio d'oliva, nel frattempo mettete a cuocere il riso e una volta che sarà al dente scolatelo e mettetelo in una terrina, le carote che nel frattempo saranno cotte scolatele dall'acqua e affettatele poi mettetele nella padella con i germogli di soia e fatele saltare per qualche minuto aggiungendo sale e pepe, unitete poi le verdurine nella terrina con il riso e spolverizzate con il prezzemolo tritato aggiungete ancora un filo d'olio d'oliva e servite
I germogli di soia sono un legume che ha origini molto antiche e viene consumato soprattutto nei paesi orientali del mondo anche se ultimamente ha cominciato a prendere piede anche in occidente, i germogli di soia hanno un'ottima quantità di proteine  e sali minerali come il  ferro, il calcio e il potassio , sono quindi utili al benessere della nostra salute infatti abbassano il colesterolo e puliscono le arterie oltre ad essere diuretiche grazie al loro buon quantitativo di acqua.Consiglio di consumare questi legumi controllando prima che derivino da agricoltura biologica in quanto più controllati e sicuri per la salute

martedì 18 agosto 2015

Tagliatelle alla mediterranea

Ingredienti per 4 persone
400 g di tagliatelle all'uovo, un trancio di tonno da 250 g, un peperone, 50 g di capperi, una melanzana, 200 g di pomodorini pachino, 100 g di olive nere denocciolate, prezzemolo, basilico, 2 spicchi d'aglio, parmigiano grattugiato, olio extravergine d'oliva, sale e pepe
Lavate il tonno e privatelo della pelle e delle lische poi tagliatelo a pezzetti, in una padella fate rosolare l'olio con uno spicchio d'aglio e aggiungete il tonno perchè insaporisca, lavate intanto il peperone e la melanzana e affettateli, in un'altra padella mettete a soffriggere l'altro spicchio d'aglio e unitevi la melanzana con il peperone poi aggiungete i pomodorini che avrete prima lavato e tagliato a metà, unite ora anche i capperi, le olive, i pezzetti di tonno e aggiungete il prezzemolo tritato e il basilico, salate e pepate poi coprite con un coperchio e lasciate cuocere il tutto a fiamma moderata per circa 15 minuti, nel frattempo mettete l'acqua sul fuoco per cuocere le tagliatelle, quando saranno al dente scolatele e conditele con il condimento preparato, ultimate prima di servire con una spolverata di parmigiano grattugiato
Questa ricetta racchiude tutti i sapori e gli ingredienti della cucina del sud ovvero la cucina mediterranea, potrete gustare il piatto anche freddo nei mesi estivi è l'ideale

Involtini al radicchio e fontina

Ingredienti per 4 persone
500 g di fettine sottilissime di vitello, 250 g di insalata radicchio rosso, 200 g di fontina, 200 g di passata di pomodoro,  uno scalogno,2 bicchieri di vino rosso, farina, olio extravergine d'oliva, sale e pepe
Pulite e lavate il radicchio, asciugatelo e affettatelo poi mettetelo a rosolare con lo scalogno tritato e l'olio d'oliva, spruzzate con il vino rosso aggiungete il sale e spegnete il fuoco lasciando raffreddare, nel frattempo prendete le fettine di vitello e aggiungete su ognuna una fettina sottile di fontina poi stendete il radicchio, aggiungete un pò di pepe e chiudete gli involtini fermandoli con uno stecchino, in un tegame fate scaldare un pò d'olio e poi rosolate gli involtini dopo averli passati nella farina, quando avranno preso colore aggiungete la salsa si pomodoro insieme a un pò di acqua calda e lasciate cuocere coprendo con un coperchio per circa 15-20 minuti, terminata la cottura impiattate e servite caldo
Per questa ricetta abbiamo usato la fontina che è un formaggio tipico della Val d'Aosta si tratta di uno dei formaggi DOP cioè a denominazione di origine controllata, ha una stagionatura di tre mesi e viene prodotto attraverso il latte fornito dalle mucche di razza valdostana che si nutrono di foraggio verde in estate e del fieno della valle durante l'inverno, si dice che le origini di questo formaggio risalgano addirittura al 1200.